Sabato 6 ottobre 2018 – ore 18
Professor De Santis, un romanzo di formazione
(QuiEdit 2018)
L’autore Salvatore Carachino dialogherà con il professor Idalgo Carrara.
Paola Medina e Franco Cappa (compagnia “La Barcaccia”) leggeranno brani del libro.
Il giovane Luigi De Santis, docente di lettere in un istituto tecnico di Verona, accompagnando in Salento la sua classe quinta, rivede la sua terra d’origine. Gli affezionati allievi lo seguono nella scoperta emozionante del paesaggio e in un programma di incontri con una omologa classe pugliese. Nel clima festoso e vivace tipico dell’extra scuola la studentessa Milena, mossa ad atteggiamenti seduttivi verso il suo professore, risveglia in lui una sepolta memoria: gli anni della formazione universitaria. Anni segnati dall’incontro con una compagna di studi, Luisa, figura di senso al centro di un tormentato itinerario formativo tra passione per i classici e confronto con un mondo accademico che davanti alle crescenti tensioni sociali e alla globalizzazione delle tecniche si chiudeva in stanchi miti. Tema che realizza l’unità narrativa è il viaggio. Viaggio come rinnovamento, estasi, ma anche gioia-dolore del ritorno, nostalgia. De Santis è consapevole di essere per Milena punto di riferimento intellettuale e nel contempo oggetto, verosimilmente non unico, di prime prove di seduzione. Così nel conflitto tra razionalità e passione la lucidità è soccorsa dalla memoria di una giovinezza difficile, mentre il desiderio è alimentato in modo devastante dalle esperienze vive col gruppo classe, dal vissuto in spazi aperti. Ecco paesi come Leuca, Castro, Otranto, visti dal professore insieme con gli occhi della allieva prediletta ed amata in un incanto senza ieri e senza domani. Già. Ieri. I capitoli che raccontano l’avventura salentina, destinata a prolungarsi nella città scaligera, si alternano con quelli della memoria. Nella rievocazione del capoluogo lombardo, industriale e compulsivo balza l’ombrosa compagna Luisa, prodigiosa negli studi, promessa dell’ateneo milanese, immersa anche lei in un mondo concorrenziale e spasmodico. Questa parte è un canto che l’autore si concede, esclusivamente per sé in prima persona come a doversi difendere soltanto davanti a se stesso di una antica follia, di una passione d’amore che ad altri occhi susciterebbe irrisione. Le due storie, inizialmente estranee e distanti, andranno via via messe a specchio nel finale. Tessitura romantica forse questa del Professor De Santis, ma anche riflessione sull’esperienza drammatica dell’insegnamento Se ogni lezione che sia appassionante per tutta la classe contiene una speciale promessa a tutti i ragazzi, allora bisognerà augurarsi che la società non la mantenga poi solo con alcuni.