Presentazione del libro e incontro con l’autrice Lucia Calzà.
Il libro racconta la vita di Marina, una persona intersessuale discriminata a causa della sua diversità, vittima di emarginazione e delle torture psichiatriche della società dura e chiusa della dittatura fascista che non perdonava, fino ai pregiudizi di paese di quella degli anni ottanta.
Il libro spazia e raccoglie testimonianze, si intreccia con la storia personale dell’autrice, collega e tocca diversi tipi di discriminazione sociale, arrivando fino a quella verso gli animali, i diversi per eccellenza, che per via della loro condizione non umana sono culturalmente considerati dissimili con gli effetti di sfruttamento e distacco verso di essi che purtroppo caratterizzano la nostra società.
Il filo conduttore della serata sarà la ricerca del rispetto per la diversità e per la vita di ognuno/a, partendo dall’attuale tematica della discriminazione di genere in un percorso di riflessione alle varie discriminazioni sociali verso chi viene considerato diverso, sia egli appartenente alla nostra o a un’altra specie.
“Grazie per la possibilità di avere voce. Sono fiera, lusingata e intimidita dalla possibilità di ridare voce a chi nella sua vita non ha avuto parola. Come Marina che non sapeva né leggere né scrivere: le sue parole inascoltate, i suoi pensieri inutili. Marina era una donna intersessuale che ha subito confino, manicomio, emarginazione e infine una tolleranza fatta di biasimo. La sua storia sostiene la mia storia. Dare corpo a una diversità, nella mia vita, mi ha avvicinata ai temi sociali. E domande, semplici domande. Il privilegio per nascita, la rassicurazione, le porte chiuse. La fragilità, la necessità di chiedere e di dipendere. Nessun pensiero dotto, solo parole nate dall’emozione e dalla vicinanza.”
“Non posso immaginare un mondo migliore che non sia un mondo migliore per tutti. Ma proprio per tutti. Compresi anche gli animali”.
Lucia Calzà